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sabato 25 settembre 2010

Espulsioni e sospensioni dal Partito Democratico d’iscritti

Sulla stampa locale, recentemente, sono apparsi articoli su espulsioni e sospensioni dal Partito Democratico d’iscritti. Nel testo si segnalano inesattezze e imprecisioni:
  • il Partito Democratico nasce a Uboldo, come in tutto il territorio nazionale, il 14 ottobre 2007, non certo come “abbandono del CSU”; 
  • l’associazione Presenza Democratica NON NASCE IN CONTEMPORANEA, ma in data 2 maggio 2009, in piena campagna elettorale per le europee e le amministrative; nasce, come recita il suo primo volantino (cfr. Il volantino sotto accusa in “Il notiziario” del 10 sett. 2010) per ”dare voce ed espressione a tutti quei sostenitori a vario titolo del PD nazionale che, a oggi, non trovano nel locale Circolo del PD di Uboldo quegli spazi di democrazia e dibattito esplicitamente previsti dagli Statuti del Pd”.
Ecco l’evento che ha generato le sanzioni per gli iscritti: l’associazione nata da “un gruppo di elettori- simpatizzanti, soci fondatori e iscritti del Partito Democratico”, a ridosso della chiusura della campagna elettorale 2009, invita la cittadinanza uboldese, con un massiccio volantinaggio, a NON VOTARE PD ALLE COMUNALI, schierandosi per la lista civica CSU. CON QUEST’ATTO GLI ISCRITTI, anche se dicono di essersi espressi come membri di Presenza Democratica, NON HANNO SOSTENUTO LEALMENTE I CANDIDATI DEL PD, come le regole dello Statuto prevedono.
(Ricordiamo che la lista PD proponeva una donna, Michelle Beretta, quale candidato sindaco).

Come previsto nell’articolo 7 dello Statuto “ Le violazioni possono dar luogo alle sanzioni previste…”, sanzioni che si sono tradotte appunto in 3 espulsioni e 6 sospensioni.
Vero è che tra loro ci sono giovani.

Il Circolo riconosce la ricchezza e l’originalità dell’apporto dei giovani alla vita del Partito, ma l’adesione al PD impegna a comportamenti ispirati ai principi etici (vd. Codice Etico) come militanza, lealtà e rispetto dei percorsi decisionali assunti a maggioranza!
Il Circolo ha a cuore il desiderio dei sei sospesi e di un espulso di far parte attiva, in questi giorni, della fase congressuale provinciale e di circolo: ha dato loro ampio ascolto e, mentre per l’espulso l’unica strada percorribile sarà il ricorso secondo le regole, ai sospesi,
RINVIANDO LA DATA DEL CONGRESSO A FINE OTTOBRE, 
IL CIRCOLO HA DATO LORO LA POSSIBILITÀ DI PARTECIPARE, 
ESPRIMENDO IL VOTO.

Queste non sono scelte dettate da “vecchie mentalità” che” hanno divorato il futuro dei giovani”, queste non sono scelte dettate da “vecchi che per sopravvivere divorano il futuro e le speranze dei giovani”, sono scelte dettate da democratiche e democratici convinti che la loro anima è civile e liberale, lealmente rispettosa delle regole, appieno.

Per chiudere una volta per tutte con il “vittimismo”, per stare con e nel Partito Democratico per rispondere ai bisogni delle persone, il Circolo propone “rimbocchiamoci le maniche”, o meglio,
PER DIRLA CON I VECCHI: POCA LAPPA, TANTA ZAPPA!
Il Circolo di Uboldo

3 commenti:

  1. Sulla vicenda,ulteriori precisazioni da iscritti del Circolo PD.


    GUARDIAMO AL FUTURO, COSTRUIAMO IL DOMANI
    La NON ADESIONE DEL PD DI UBOLDO ALLA LISTA CIVICA CSU ha tre motivazioni importanti:

    1) il CSU NON ACCETTA I PARTITI, questo bisogna dirlo chiaro, come recita la sua " Carta dei valori" che non si vuole discutere se legittima o meno, …ognuno a casa sua, può fare quello che vuole. Gli iscritti del PD di UBOLDO hanno deciso democraticamente che era importante che il PD si esprimesse a tutti i livelli, locale e nazionale, senza alcuna delega e in prima persona perché la maggioranza degli iscritti di UBOLDO ritiene la proposta del PARTITO DEMOCRATICO una proposta da sostenere, da sviluppare e in cui credere.

    2) Purtroppo, come a suo tempo indicato, all’interno del CSU mancavano (e a quanto ci è dato a sapere mancano tuttora) i meccanismi democratici che una forza politica – sociale dovrebbe possedere: come si formano le decisioni? Chi le deve votare? Modalità di votazione ? ( ….cosette).

    3) Solo al PD di Uboldo (come poi è stato) veniva impedito di esprimersi sul piano locale, mentre altre forze, più o meno presenti nella lista civica del CSU per le amministrative 2009, hanno avuto una rappresentanza: Sinistra, Ecologia e Libertà, Italia dei Valori; senza rappresentanza, ma presenti alle trattative, Verdi e Socialisti.

    Chiariti questi aspetti, alcune persone si sono iscritte in prossimità delle elezioni con il chiaro intento di modificare le decisioni che la maggioranza degli iscritti del Circolo aveva assunto. Tali “nuovi iscritti”, essendosi accorti che la decisione non era dettata da un gruppo dirigente insensato, ma era frutto di una decisione democratica coincidente con la maggioranza del Partito Democratico locale, hanno NON SOLO NON RISPETTATO LE DECISIONI DEMOCRATICAMENTE ASSUNTE, MA HANNO USATO (SIMBOLI) E TITOLI DI CUI NON POTEVANO DISPORRE: chi viene colto a rubare la marmellata, deve anche accettare che il danneggiato possa sanzionarlo! E inoltre, bisogna distinguere che: una cosa è manifestare il proprio disaccordo, le proprie opinioni diverse nei modi e tempi opportuni, ben diverso è sostenere una lista concorrente e avviare una campagna denigratoria nei confronti del Partito Democratico e del Circolo!
    Purtroppo o per fortuna il Partito Democratico è un’organizzazione democratica: esistono organi che rilevano il comportamento degli iscritti e sono autorizzati a sanzionarli se non conformi a un’etica nella militanza, lealtà e rispetto dei percorsi decisionali assunti a maggioranza.

    Purtroppo o per fortuna il Partito Democratico non vuole essere la casa dove sono rispettate le intenzioni di una sola persona o di un gruppo di persone non detentrici della maggioranza!

    Purtroppo o per fortuna Il Partito Democratico, che vuole essere diverso dagli altri partiti, deve avere delle regole e finché queste regole sono valide (perché approvate dagli iscritti) devono esser fatte rispettare!

    Desidereremmo con questo chiudere la penosa “vicenda”, rivolgendo la nostra attenzione e il nostro operare al futuro e non al passato: il passato è storia, è esperienza, è insegnamento ….. ma è passato !

    L’attuale maggioranza del Circolo del Partito Democratico di Uboldo è orgogliosa di appartenere a questo Partito e afferma che il rispetto delle regole democraticamente assunte è indispensabile per la vita di un partito e in particolare per il PD che vuole diventare un partito nuovo; il Partito Democratico di Uboldo non rinuncia alla sua identità: manifestazione dei propri orientamenti, presenza in piazza con proprie proposte e propri simboli, indicando i PROPRI delegati a rappresentarlo. NON DELEGA NESSUNO A RAPPRESENTARLO:

    TROPPO IMPORTANTE È LA PARTITA IN GIOCO PER IL FUTURO, SIA DI UBOLDO, SIA DELL'INTERA NAZIONE!

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  2. Vorrei intervenire per un chiarimento, lo faccio impropriamente con l'account di SEL Uboldo, ma solo perchè non ne possiedo uno personale in Google.
    Non corrisponde a verità la vostra affermazione circa la presenza alle trattative con il csu di partiti quali PS e Verdi oppure la rappresentanza di partiti all'interno del CSU. Per il semplice fatto che non ci sono state trattative con forze politiche e l'unica forza politica incontrata dal CSU è stata il circolo PD di Uboldo.
    Perchè con il PD vi è stata la trattativa e con le altre forze politiche invece non vi è stato nulla: per un semplice fatto che le altre forze politiche spontaneamente e senza chiedere nulla in cambio hanno trovato naturale sostenere la lista del CSU.
    Inoltre il PS ed il segretario provinciale, che ancora ringrazio, è intervenuto per cercare una mediazione tra CSU e PD, opera di mediazione alla quale non ha voluto prendere parte il segretario provinciale del PD (e la cosa la ricordo molto bene perchè l'altro tessitore della trattativa con Beppe Nigro era chi scrive).
    Altra imprecisione è quella relativa alla presenza di rappresentanti di partiti all'interno della lista CSU (a parte il fatto che in tutta la lista vi erano solo quattro candidati che al momento delle elezioni 2009 erano tasserati ad un partito ed erano 1 tesserato dell'Italia dei Valori e 3 tesserati del PD). Inoltre SEL non esisteva ancora, essendo solo un cartello elettorale, e Sinistra Democratica non aveva tessere nel 2009.
    Anche nel 2002 c'erano tesserati ai partiti (DS-PPI-IDV) eppure i partiti, intuendo che una lista-coalizione non avrebbe incontrato il gradimento dell'elettorato fecero un passo indietro credendo che ciò che conta è il bene e l'interesse del paese. Personalmente mi auguro che possa essere di nuovo così per il futuro e della stessa idea è anche Sinistra Ecologia Libertà di Uboldo, tuttavia se le ricostruzioni dei fatti del passato vengono fatte in maniera pressapochista si creano effetti a catena indesiderati, ovvero, si informa in maniera errata il lettore e si rischia di rallentare e rendere più difficili le prove di dialogo che tutti credo auspichiamo. Luca Saibene

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  3. Da parte di un socio fondatore ed iscritto al PD.

    Come socio fondatore del PD e iscritto al PD desidero fare alcune considerazioni su questa vicenda.
    Dato che l'ho vissuta sin dal nascere, devo qui esprimere il mio personale rammarico per come tutta la vicenda è stata strumentalizzata da parte dei membri di Presenza Democratica.
    I Giovani sono il nostro futuro e sono linfa vitale in qualsiasi organizzazione, per l'energia e la spinta che essi immettono nella stessa.
    E' altresì vero che i Giovani sono impulsivi e per la loro inesperienza possono commettere errori. (non che gli anziani non ne commettano).
    Devo anche evidenziare che questi giovani di cui stiamo parlando, sono tuttavia “speciali”: tutte le volte che li ho sentiti parlare alle nostre assemblee di Circolo, hanno solo denigrato il lavoro del Circolo, non hanno mai portato un contributo costruttivo per il raggiungimento di un confronto d’idee e programmi seri, creando sempre all'interno delle assemblee momenti di scontro, disagio e insofferenza agli altri iscritti presenti.
    Dato che tutto il contendere è nella scelta del Circolo di andare da soli nelle elezioni comunali, DEVO RICORDARE AI GIOVANI CHE TALE SCELTA (PIACCIA O MENO) È SCATURITA DOPO UNA DEMOCRATICA VOTAZIONE.
    I Giovani non si devono abbattere o tanto meno far usare se le loro (o altrui) posizioni non vengono accettate. È con il duro lavoro (non sporco) e il democratico confronto che essi potranno far prevalere le loro idee!
    Chiedo a loro pertanto di smetterla con questo piagnisteo.
    Avrebbero potuto usare il dialogo, il buon senso, la loro intelligenza e grinta per un confronto d’idee sereno in tutti i momenti, anche alle riunioni del Coordinamento cui essi sono sempre stati invitati (vi hanno partecipato solo in due occasioni).
    Pertanto forza e coraggio Giovani, il futuro è vostro, venite alle riunioni e rimboccatevi le maniche; il lavoro sarà' duro se ANCHE VOI VOLETE DAVVERO PORTARE IL PD AL SUCCESSO.

    Fausto Candusso

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