Il primo marzo accanto ai lavoratori stranieri
Cara amica, caro amico,
in dieci anni, dal 1999 ad oggi, nella nostra provincia il numero di stranieri residenti è passato da 17.510 a 62.537. Una crescita molto sostenuta le cui dinamiche influenzano la società. In questo contesto, la Lega continua a parlare alla pancia, alimenta le ansie e le preoccupazioni della gente. Su questi temi costruisce gran parte del proprio consenso elettorale, ma allo stesso tempo mette a rischio la coesione sociale delle nostre comunità, come dimostra quanto accaduto a Rosarno e a Milano in Viale Padova. Alla politica, però, non si chiede di elencare, o peggio ancora, di strumentalizzare i problemi, bensì di risolverli, di governarli. E necessario combattere una battaglia culturale per considerare il cittadino extracomunitario un interlocutore, a cui la politica deve essere in grado di proporre un patto che implichi diritti e doveri. In questo quadro, evitando cedimenti culturali verso la Lega, il Partito democratico ha il dovere di stare accanto a chi nel pieno rispetto delle regole - decide di fare della provincia di Varese la sede della propria vita lavorativa ed affettiva. Per questi motivi ho deciso di esprimere la mia solidarietà partecipando alla manifestazione dei lavoratori stranieri in programma il primo marzo a Varese.
Varese, 26 febbraio 2010
Alessandro Alfieri
Vice Segretario
Partito Democratico della Lombardia
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