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domenica 25 settembre 2011

MARCIAPIEDI IMPRATICABILI: QUESTIONE DI COSCIENZA CIVICA

Articolo inviato al sito uboldo.it in merito all'argomento trattato dal titolo "Marciapiedi impraticabili: miopia o strumentalizzazione?"


Raccogliamo lo spunto del suo articolo, non la provocazione su " coloro che avevano scritto ", proprio per consentire ai lettori non un giudizio-sentenza ma di avere una visione più ampia dei fatti con delle considerazioni oggettive.

Concordiamo con lei che, sicuramente, la " zona fioriere " ( a proposito, che fine hanno fatto? ) sono una scelta di Uboldo al Centro (U.A.C.) e quindi solo a loro imputabile il merito o il demerito. Noi propendiamo per quest'ultima valutazione sia come scelte in quanto tali, sia perché scelte non adeguatamente motivate / giustificate oltre che senza un segnale che rendesse tali scelte una " tappa " di un percorso studiato per raggiungere un obiettivo concreto. È mancata quella tanto cara, quanto pubblicizzata, informazioni e trasparenza dell'amministrazione comunale. Ai più la " zona fioriere " e parsa un'azione per accontentare chi ( tra i loro elettori? ) auspicava la rimozione delle stesse, forse senza comprendere la finalità per la quale erano state messe. Ma si sa, per alcuni politici certi tipi di promesse elettorali sono specchio per le allodole.

La " zona cabina ": beh, basta vederla! Ripetiamo: è una scelta di questa amministrazione comunale.

Discorso diverso la " zona auto sui marciapiedi ". Oggi non può essere imputata a livello di scelta politica ma esclusivamente al senso civico delle persone. Così lo sono le innumerevoli situazioni di parcheggi selvaggi, in particolare quelli in prossimità di accessi carrai che ostacolano, spesso anche impediscono, l'accesso alla propria abitazione ovvero l'uscita.

Mentre in queste ultime situazioni l'amministrazione può fare la differenza dando le dovute disposizioni agli uffici competenti, diversa è la situazione da lei posta all'attenzione dei lettori.

La maggior parte di queste avvengono su terreno privato. Inutile dire che è il risultato di chi in passato ha provveduto a realizzare strade senza sistemare anche le proprietà, ovvero frazionando ed acquisendo i terreni al patrimonio del comune. Oggi, patto di stabilità permettendo, possiamo solo pubblicamente invitare l'amministrazione comunale di Uboldo al Centro a continuare questo processo di acquisizioni. Nel frattempo, iniziare un dialogo con i proprietari al fine di concordare una soluzione a favore della sicurezza di tutti.

Rimandiamo al mittente l'insinuazione sul pensiero al " cadreghino "e lo dimostrano i fatti e gli scritti. Mentre rivolgiamo a U.A.C. di pensare e soprattutto agire concretamente per il bene di tutti i cittadini, tenendo conto del loro lauto " cadreghino " al quale gli uboldesi sono chiamati ad un sacrificio in più in questo periodo di crisi. E non si vedono ancora i risultati di questo sacrificio!!!

Per noi non ci sono cittadini di serie A o di serie B, ma sicuramente abbiamo priorità diverse da U.A.C. 

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