Raccogliamo
lo spunto del suo articolo, non la provocazione su " coloro che avevano
scritto ", proprio per consentire ai lettori non un giudizio-sentenza ma
di avere una visione più ampia dei fatti con delle considerazioni oggettive.
Concordiamo
con lei che, sicuramente, la " zona fioriere " ( a proposito, che
fine hanno fatto? ) sono una scelta di Uboldo al Centro (U.A.C.) e
quindi solo a loro imputabile il merito o il demerito. Noi propendiamo per
quest'ultima valutazione sia come scelte in quanto tali, sia perché scelte non
adeguatamente motivate / giustificate oltre che senza un segnale che rendesse
tali scelte una " tappa " di un percorso studiato per raggiungere un
obiettivo concreto. È mancata quella tanto cara, quanto pubblicizzata,
informazioni e trasparenza dell'amministrazione comunale. Ai più la " zona
fioriere " e parsa un'azione per accontentare chi ( tra i loro elettori? )
auspicava la rimozione delle stesse, forse senza comprendere la finalità per la
quale erano state messe. Ma si sa, per alcuni politici certi tipi di promesse
elettorali sono specchio per le allodole.
La
" zona cabina ": beh, basta vederla! Ripetiamo: è una scelta di
questa amministrazione comunale.
Discorso
diverso la " zona auto sui marciapiedi ". Oggi non può essere
imputata a livello di scelta politica ma esclusivamente al senso civico delle
persone. Così lo sono le innumerevoli situazioni di parcheggi selvaggi, in
particolare quelli in prossimità di accessi carrai che ostacolano, spesso anche
impediscono, l'accesso alla propria abitazione ovvero l'uscita.
Mentre
in queste ultime situazioni l'amministrazione può fare la differenza dando le
dovute disposizioni agli uffici competenti, diversa è la situazione da lei posta
all'attenzione dei lettori.
La
maggior parte di queste avvengono su terreno privato. Inutile dire che è il
risultato di chi in passato ha provveduto a realizzare strade senza sistemare
anche le proprietà, ovvero frazionando ed acquisendo i terreni al patrimonio
del comune. Oggi, patto di stabilità permettendo, possiamo solo pubblicamente
invitare l'amministrazione comunale di Uboldo al Centro a continuare questo
processo di acquisizioni. Nel frattempo, iniziare un dialogo con i proprietari
al fine di concordare una soluzione a favore della sicurezza di tutti.
Rimandiamo
al mittente l'insinuazione sul pensiero al " cadreghino "e lo
dimostrano i fatti e gli scritti. Mentre rivolgiamo a U.A.C. di pensare e
soprattutto agire concretamente per il bene di tutti i cittadini, tenendo conto
del loro lauto " cadreghino " al quale gli uboldesi sono chiamati ad
un sacrificio in più in questo periodo di crisi. E non si vedono ancora i
risultati di questo sacrificio!!!
Per noi
non ci sono cittadini di serie A o di serie B, ma sicuramente abbiamo priorità
diverse da U.A.C.
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