Presentata l'interrogazione dal Pd per avere chiarezza sull'uso improprio dei buoni per dote scuola
solo il materiale scolastico, ma anche alimentare, capi di vestiario, cellulari e altro ancora e la denuncia è tornata nuovamente all'ordine del giorno in Consiglio regionale. In commissione Istruzione è stata, infatti, presentata una interrogazione dal gruppo Pd per chiedere più controllo sull'impiego dei contributi regionali e garanzia sul corretto utilizzo dei buoni della dote scuola, tutelando maggiormente il diritto allo studio per le famiglie con reddito più basso.
A fronte di alcune segnalazioni pervenute dal territorio, infatti, è stato riscontrato che la dicitura dei buoni attualmente in circolazione ha creato incertezza per gli esercenti che vendono materiale scolastico, poiché presenta una dizione di utilizzo più ampia rispetto a quanto riportato dalla delibera, che prevede l'impiego solo per acquisto di libri e di materiale tecnologico.
"In un momento di ristrettezze economiche, la Regione Lombardia deve sostenere e garantire il diritto allo studio anche tramite controlli efficaci dell'impiego dei contributi, facendo chiarezza nelle disposizioni ed evitando ulteriori incertezze sia agli esercenti sia alle famiglie che spendono"- ha dichiarato, durante la seduta di commissione, Fabio Pizzul. L'assessore Aprea ha concordato per ottenere una maggiore vigilanza e ha anticipato che è allo studio una politica di adozione di voucher elettronici al fine di garantire il migliore servizio per gli studenti lombardi.
Tratto da: Novità Settegiorni # 286 del 10/10/2014
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