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venerdì 18 settembre 2009

AFGHANISTAN, IL PD VICINO ALLE FAMIGLIE DELLE VITTIME

Gli esponenti democratici esprimono il proprio cordoglio. Rinviata la manifestazione in sostegno della libertà di stampa prevista per sabato.
A seguito dell'attentato kamikaze che ha interrotto le vite di sei militari italiani in missione di pace a Kabul e ne ha ferito altri quattro, il PD si stringe attorno alle famiglie delle vittime ed invita alla solidarietà tutto il Paese. “Sono profondamente colpito dalle notizie che ci arrivano da Kabul. Davanti all’attacco ai militari italiani in missione di pace in Afghanistan, l’uccisione di sei uomini e il ferimento di altri ci colpiscono duramente: la nostra prima reazione è un sentimento di dolore e di solidarietà. Siamo vicini alle famiglie dei militari uccisi e esprimiamo a tutti i soldati e ufficiali italiani che partecipano alle missioni italiane all’estero la vicinanza e la solidarietà mia e di tutto il Partito democratico”. Questa è stata la prima dichiarazione Dario Franceschini, segretario del Partito democratico, alla notizia del tragico attentato.Pier Luigi Bersani esprime parole "di cordoglio per le vittime, solidarieta' per le famiglie, manifestazioni di affetto e sostegno ai nostri giovani, di augurio ai feriti". A margine di un seminario degli ecologistidel Pd, il candidato alla segreteria commenta l'attentato di Kabul in cui sono morti sei militari italiani spiegando che "il nostro paese deve stringersi tutto quanto intorno a questa vicenda. Di tutto il resto discuteremo in Parlamento oggi e' il momento del cordoglio"."Dopo le notizie tragiche che arrivano da Kabul sull'attacco kamikaze ai nostri soldati, il primo pensiero va alle famiglie delle vittime. Vogliamo far sentire la solidarieta' e la vicinanza di tutti noi ai nostri coraggiosi ragazzi che sono presenti in importanti missioni militari all'estero”. Lo ha dichiarato il candidato alla segreteria del Pd Ignazio Marino. “Non è certo questa l'ora – ha aggiunto - di polemizzare con il governo e tuttavia abbiamo il dovere di chiedere conto di quello sta succedendo. Sono cambiate e stanno cambiando le condizioni per la nostra presenza in Afghanistan? E soprattutto è cambiato il senso e lo spirito della missione? E che livelli di sicurezza siamo in grado di garantire ai nostri soldati? L'articolo 11 della Costituzione è chiaro: l'Italia non partecipa a guerre". “Profondo dolore per un attentato vile e atroce”. Così Piero Fassino, responsabile politica estera del Pd, ha espresso il cordoglio per il gravissimo attentato di Kabul. “Ci stringiamo – ha ancora detto Fassino – intorno alle famiglie in queste ore tremende e siamo vicini alle forze armate per il tributo di sangue pagato ancora una volta per affermare le ragioni della pace”. "Esprimiamo profondo dolore per la morte dei soldati italiani nell'attacco kamikaze avvenuto oggi in Afghanistan contro mezzi del nostro contingente. Ci stringiamo alle loro famiglie e a tutti i soldati italiani impegnati nella missione Isaf, in attesa di avere altre notizie". Così la senatrice Roberta Pinotti, responsabile nazionale Difesa del Pd. "A nome di tutti i deputati del gruppo del Pd esprimo profondo cordoglio per la morte dei nostri soldati uccisi oggi in un vile attentato terroristico a Kabul”. Così il presidente del gruppo del Pd, Antonello Soro, che aggiunge: “in questo momento di grande tristezza desidero inoltre esprimere la nostra vicinanza e solidarietà a tutti i familiari e rivolgere un pensiero d’affetto e riconoscenza a tutti i militari che stanno operando nell’area con grande responsabilità per favorire la nascita della democrazia afgana”. Il senatore Vincenzo Vita afferma: "La tragedia che ha colpito i militari italiani in Afghanistan provoca immenso dolore. In queste ore è fondamentale stringersi nel cordoglio a tutti i familiari delle vittime. Purtroppo quest'ultima terribile vicenda si inscrive in una situazione in via di peggioramento in quello scacchiere tanto delicato. E' doveroso, anche per evitare il ripetersi di simili accadimenti, ripensare la politica italiana su tale questione."“Mentre sull'attacco di Kabul attendiamo con trepidazione le doverose informazioni da parte del governo, una cosa sola è fuori discussione: tutto il Paese è unito attorno ai nostri soldati, al loro coraggio, all'ansia e al dolore delle loro famiglie. Del resto parleremo dopo, essendo chiaro che troppe sono le cose delle quali dobbiamo discutere”. Lo ha affermato Arturo Parisi del Pd, ex ministro della Difesa. “Le notizie che arrivano da Kabul ci addolorano profondamente e ci fanno stringere ai familiari dei nostri militari che hanno perso la vita in una difficilissima missione voluta e gestita dalle Nazioni Unite. Questo non è il momento dei distinguo, ma quello del cordoglio e della solidarietà alle Forze armate italiane per il tributo di sangue pagato per affermare le ragioni della pace”. Lo ha detto Marina Sereni, vicepresidente dei deputati PD commentando l’attentato contro le truppe italiane in Afghanistan."Con sgomento apprendo le terribili notizie che giungono dall'Afghanistan. In questo momento di commozione collettiva il mio pensiero va ai familiari dei sei ragazzi italiani che oggi hanno perso la vita. Sono loro vicino. Partecipo all'immenso dolore che le parole non sono in grado di esprimere. L'Italia piange queste giovani vittime, cadute lontano dalla patria per sconfiggere il terrorismo e aiutare la ricostruzione civile e democratica dell'Afghanistan. Rivolgo un augurio di pronta guarigione ai militari rimasti feriti". Così il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti.Rosy Bindi ha espresso in una nota il suo cordoglio per i sei italiani caduti in Afghanistan. "Cistringiamo, con tutto il Paese, al dolore e allo strazio delle famiglie dei nostri militari barbaramente trucidati a Kabul e rinnoviamo la nostra piena solidarietá e la vicinanza al contingente italiano impegnato in Afghanistan e a tutti i nostri soldati e civili che operano nelle missioni di pace nel mondo. E' un giorno di lutto e dipreghiera nel quale testimoniare l'unitá profonda del Paesenel sacrificio dei nostri ragazzi".La manifestazione in sostegno della libertà di informazione, prevista per sabato 19 settembre, viene rinviata. Lo annuncia la Fnsi in una nota: "Con profondo rispetto verso i caduti, nell'espressione di un'autentica, permanente volontà di pace quale condizione indispensabile di una informazione libera e plurale capace di rappresentare degnamente i valori della convivenza civile, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ha deciso, d'intesa con le altre organizzazioni aderenti (Cgil, Acli, Arci, Art. 21, e numerose associazioni sindacali, sociali e culturali), di rinviare ad altra data la manifestazione per la liberta' di stampa programmata a Roma per sabato prossimo. In un momento tragico come questo ci stringiamo attoniti accanto ai nostri morti in Afghanistan".

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