La nota del mattino 6 giugno 2011
Oggi è il giorno del chiarimento. Berlusconi e la Lega decideranno: 1) se continuare insieme per restare al governo; 2) per quanto tempo ancora; 3) chi sarà il prossimo candidato premier; 4) se andare a votare nel 2013 o anticipare le urne al 2012.
En passant discuteranno altre questioncine, come offrire o no il rientro in maggioranza a Casini e, soprattutto, come poter articolare la manovra da 40 miliardi di euro in 3 anni senza perdere consensi elettorali e se e quando spostare alcuni ministeri al Nord, perché Bossi possa annunciarlo all’adunata di Pontida del 19 giugno. L`appuntamento è fissato ad Arcore per mezzogiorno. La delegazione leghista sarà arricchita da Maroni, da Calderoli e dal «Trota». Della formazione berlusconiana faranno parte Tremonti, forse Bonaiuti, di sicuro la new entry Angelino Alfano.
Oggi insomma Bossi e Berlusconi decidono come e se sopravvivere al governo. Quanto ai problemi degli italiani, ne parleranno solo per capire come possono evitare di perdere consensi.
Per distrarre l’opinione pubblica dalle manovre di sopravvivenza è stata intanto inventata la nomina di Algelino Alfano a segretario politico del Pdl (carica che nello statuto nemmeno esiste). Nel Pd il segretario politico è stato eletto nel 2009 attraverso le priomarie, alle quali hanno partecipato oltre 3 milioni di persone. Nel Pdl invece si usa così: Berlusconi unge, e il prediletto per magia diventa eletto da tutti (anche per i grandi giornali italiani).
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