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lunedì 6 marzo 2017

PD Lombardia - DONNE, QUELLA LEADERSHIP INDISPENSABILE

Una ricerca di Eupolis ci dice come, con la presenza femminile al vertice, sta cambiando il governo delle imprese
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ECONOMIA E LAVORO
All’inizio dello scorso anno l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha deciso di promuovere, tra le altre, una ricerca che aiutasse a capire se l’incremento della presenza delle donne all'interno delle imprese ...
del sistema regionale o delle aziende quotate in Borsa consentito dalla Legge “Golfo Mosca” avesse prodotto dei risultati sensibili.
Ricordiamo che l’approvazione della legge “Golfo Mosca” nel 2011 ha introdotto il sistema della equa rappresentanza di genere per i consigli di amministrazione e i collegi sindacali delle aziende quotate in Borsa, – aiutando il progressivo innalzamento della componente femminile nelle medie e grandi imprese italiane.
Questa settimana sono stati presentati i risultati sia di ordine più “quantitativo”, sia come insieme di suggestioni sul cambiamento in atto. Che non è irrilevante. “Che l’aumento della presenza femminile stia modificando giorno dopo giorno il modo di governare un’impresa, le sue forme organizzative, l’atteggiamento generale verso la componente femminile nelle imprese”. l’ha detto con chiarezza Sara Valmaggi, introducendo il momento di confronto tra il Consiglio, Eupolis e la ricercatrice dell’Università Bocconi, Paola Profeta.
“La ricerca – ha proseguito –, pur collocata ancora in una fase iniziale di attuazione delle norme nazionali e regionali, ci ha fornito alcuni spunti molto interessanti: innanzitutto la certezza che, senza la legge, il nostro gender gap sarebbe stato ancora più negativo di quanto segnalato dall’indice internazionale annuale e che un poco alla volta si vanno modificando alcune pratiche di lavoro e di gestione nelle aziende”.
Interessante, infatti, è risultata la profilatura sviluppata dall’Università Bocconi che ha permesso di avere le caratteristiche di alcune migliaia di membri dei board delle imprese quotate e dei collegi sindacali interessati dalla ricerca. Così come interessante è risultata la valutazione fatta da alcune donne elette nei CDA sull’apporto dato dalla presenza femminile. “Secondo quanto dichiarato dalle intervistate – ha detto ancora Valmaggi – si valuta positivamente la legge, vi è un incremento delle competenze dato dal più alto livello di formazione e preparazione delle donne e tale da costringere anche la componente maschile a processi di selezione similari. Tutto ciò porta ad un aumento del sistema complessivo delle competenze. Allo stesso tempo, poi, sembra aumentata la consapevolezza che sia necessaria una diversa valutazione della componente femminile a tutti i livelli aziendali e diverse forme di organizzazione. Sembra poi maggiore l’attenzione alle politiche di conciliazione aziendale”.
Si è convenuto che l’apporto della componente femminile stia contribuendo ad aumentare il capitale sociale d’impresa e questo è senza dubbio un fatto positivo. Per il futuro si è infine sottolineata la necessità di proseguire con il monitoraggio anche considerando criteri di validazione non solamente di ordine economico.

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