In questi giorni con Matteo Renzi e con gli altri segretari
regionali abbiamo parlato a lungo del futuro, di quello che è necessario
fare nei territori per ripartire ...
dopo la sconfitta referendaria, con la
consapevolezza di essere la principale forza politica del Paese. Il
segretario ha annunciato nei prossimi tre mesi una campagna di ascolto nazionale,
una mobilitazione importante. A febbraio partiranno tre pullman che
gireranno l’Italia, con a bordo dirigenti, parlamentari e ministri e
allo stesso tempo sarà inviato a iscritti ed elettori un questionario
per recepire opinioni e suggerimenti sul partito, ma soprattutto sul
Paese.Contemporaneamente anche in Lombardia partirà il percorso di ascolto chiamato "Nord sud ovest est", un viaggio del partito in tutti i territori lombardi. Questa volta, non solo partiremo con un anno di anticipo (le elezioni regionali si terranno nel febbraio 2018), ma lo faremo dai paesi e dalle piccole e medie città dove la sfida con il centrodestra è sempre stata in salita. Sarà un lavoro ambizioso sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista organizzativo ma che ci permetterà di aprirci seriamente al territorio (in allegato la scheda sul percorso). In questi mesi nelle donne e negli uomini del PD lombardo ho trovato voglia di riscatto, radicamento e consapevolezza della nostra forza. Da questo dobbiamo ricominciare, mettendoci definitivamente alle spalle i litigi e le schermaglie romane.
Non faremo più gli errori del passato. Entro l'estate avremo il candidato presidente della coalizione di centrosinistra. Le modalità di selezione del nome che proporrà il Partito Democratico lombardo saranno decise nella direzione regionale del 30 gennaio. Io ci sono, mi metto a disposizione del Partito. Senza però anteporre le ambizioni personali al gioco di squadra necessario per vincere. La sfida delle prossime elezioni regionali è ambiziosa ma è davvero alla nostra portata.
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