I lombardi pagano più di prima, alla Regione sanno fare i conti?
"Altro che zero ticket, semmai zero risultati". La denuncia è del segretario regionale Alessandro Alfieri
che ha illustrato qualche giorno fa, durante una conferenza stampa a
Palazzo Pirelli, l'elaborazione del Pd sui dati della spesa per ticket
in Lombardia. Sotto accusa è il primo intervento della giunta Maroni sui
costosi ticket
lombardi: l'estensione dell'esenzione dal ticket
regionale sui farmaci per i cittadini over65, con l'aumento della soglia
di reddito da 11 a 18mila euro. La misura è in vigore dal primo di
aprile di quest'anno e nelle intenzioni della giunta, dichiarate a più
riprese, avrebbe dovuto interessare 800mila lombardi e costare alla
Regione 40 milioni di euro in termini di mancato introito. Il Pd,
utilizzando i dati ufficiali messi a disposizione di Federfarma, ha
invece dimostrato che non solo i cittadini, nel loro complesso, non
hanno pagato di meno, ma che addirittura la Regione ha finito per
incassare di più. Facendo il confronto con i dati del 2013, nei cinque
mesi di applicazione della misura i lombardi hanno versato alla Regione,
attraverso i ticket sui farmaci, quasi due milioni in più (1.963.000
euro), che salgono a 2,44 milioni se si prendono in considerazione anche
i primi quattro mesi dell'anno. In totale, dunque, la spesa per ticket
del 2014, fino al mese di agosto compreso, ammonta a 172,341 milioni di
euro, rispetto a poco meno di 170 milioni nello stesso periodo del 2013.
Un dato in crescita, nonostante la misura "zero ticket", propagandata
dalla Regione con una campagna di comunicazione e di affissioni da
200mila euro."Maroni e Salvini si occupano molto di poltrone anziché occuparsi di cose concrete per la vita dei cittadini", attacca Alfieri riferendosi alle insistenti voci di rimpasto. "I lombardi - continua - nonostante le promesse, continuano a pagare per i ticket più degli altri cittadini italiani e gli interventi della giunta Maroni sono senza risultati. Oggi i cittadini da 14 a 65 anni pagano allo stesso modo, indipendentemente dal reddito. La vera manovra da fare è far pagare i ticket a chi se lo può permettere, e toglierli del tutto a chi ha redditi inferiori a 30mila euro: non solo quelli sui farmaci, ma anche i superticket sulle visite specialistiche e sugli esami".
"Ma in Regione sanno fare i conti?", si chiede Carlo Borghetti. "L'aumento della spesa per ticket da parte dei lombardi è una costante negli anni e la manovra denominata 'zero ticket' non ne ha cambiato la rotta. Ciò significa che la misura si è dimostrata solo uno spot promozionale della giunta Maroni. Occorreva una manovra molto più incisiva per permettere ai lombardi di risparmiare davvero".
"Quest'anno - dichiara il capogruppo Enrico Brambilla - ci sono tutte le condizioni per tagliare i ticket e per renderli più equi grazie al patto per la salute siglato a Roma tra governo e regioni, che prevede per la Lombardia risorse in più già dal 2014 per oltre 500 milioni. È evidente che uno sgravio non è più rinviabile, non ci sono più alibi".
leggi quì la presentazione dei dati
Tratto da: Novità Settegiorni # 286 del 10/10/2014
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