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venerdì 16 ottobre 2009

LA CRISI MORDE E IL GOVERNO PENALIZZA I COMUNE

Il Governo vara la finanziaria e chiede al comparto dei Comuni - l'unico in attivo - un ulteriore risparmio di 1 miliardo e 400 milioni. Siamo alla beffa. Come più volte denunciato dal PD della Lombardia, i Comuni aspettano ancora i trasferimenti statali per il mancato introito ICI: meno 160 milioni per la Lombardia, meno 11-12 milioni nella sola provincia di Varese. E il governo fa orecchie da mercante.

Non bastasse ciò, vengono confermati i tagli al Fondo nazionale per le Politiche Sociali e fortemente ridimensionato il Fondo per le non autosufficienze, i cui soldi sono stati utilizzati per finanziare il mediocre esperimento della social card. Una scelta sbagliata, che insieme alle mancate promesse della giunta Formigoni, costringe i nostri amministratori locali a fare i salti mortali per far quadrare i piani di zona. Meno soldi per i servizi ai disabili, l'assistenza domiciliare agli anziani, l'assistenza ai minori in difficoltà, l'aiuto a chi rimane senza lavoro e non ha diritto agli ammortizzatori sociali. Ai Comuni della Provincia di Varese arriveranno oltre 2 milioni in meno.

Il taglio ai trasferimenti statali si salda con le regole attuali del Patto di Stabilità che impedisce ai Comuni di programmare investimenti e la spesa per il sociale.

Il PD lombardo lavora da tempo per l'allentamento di quelle regole restrittive e per l'applicazione del patto a livello regionale, Ciò contribuirebbe da una parte a velocizzare i pagamenti delle pubbliche amministrazioni ai fornitori (spesso piccole imprese o artigiani che stanno subendo pesantemente la crisi), dall'altra di far partire alcune opere pubbliche che possono servire da volano per l'economia locale.

E' ora che questo Governo incominci a intervenire in queste modifiche necessarie e ormai indispensabili per gli Enti Lopcali che non sono più in grado di soddisfare anche le più piccole necessità di cui è titolare l'Ente e che i cittadini continuano a sollecitare ( assistenza ai disabili, assistenza domiciliare agli anziani, assistenza ai minori in difficoltà, aiuto a chi rimane senza lavoro e non ha diritto agli ammortizzatori sociali).

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