Pd: "Non si applichi sugli interventi sanitari"
Per chi va in montagna la necessità di soccorso
potrebbe rivelarsi onerosa. Sinora in Lombardia, a differenza di altre
regioni italiane, come il Veneto o la Val d'Aosta, il sistema di
elisoccorso in zone impervie per alpinisti e sciatori è stato gratuito
ma, se verrà approvato il progetto di legge in discussione in questi
giorni in Commissione Sanità e Assistenza, le cose potrebbero
drasticamente cambiare. Un recupero in elicottero, se non sussiste una
necessità sanitaria, potrebbe arrivare a costare sino a 7000 euro. Se
non verrà diversamente emendata, la proposta di legge prevede il
pagamento della compartecipazione da parte dell'utente sia in caso di
non urgenza o negligenza, che in caso di urgenza. Il Pd si è schierato
contro una regolamentazione che definisce punitiva e onerosa nei
confronti degli escursionisti, che penalizzerebbe il turismo in montagna
in tutte le sue forme, anche quello della scolaresca in gita o degli
anziani cercatori di funghi."Abbiamo chiesto un rinvio del progetto e, settimana prossima, siamo pronti a dar battaglia con i nostri emendamenti. Le proposte della maggioranza, con i gli emendamenti presentati oggi, sono infatti, ulteriormente peggiorative. Se nella prima versione si andava a colpire solo le chiamate non urgenti e le negligenze, ora si introduce la compartecipazione alla spesa anche per l'urgenza e la si estende anche alle attività non alpinistiche ed escursionistiche - ha spiegato il consigliere Gianantonio Girelli - . Siamo d'accordo sulla necessità di sviluppare una consapevolezza maggiore per evitare i troppi incidenti che si verificano culle cime e per diminuire le chiamate improprie a carico dei servizi di emergenza-urgenza, ma deve valere solo per le chiamate effettivamente negligenti. E non toccare quelle con un profilo sanitario, né urgente, né non urgente". Gli emendamenti targati Pd chiedono, perciò, l'esclusione del pagamento sia per i minori di 14 anni sia per i disabili e l'introduzione di una compartecipazione non superiore al 30% del totale del costo del soccorso (circa 3000 euro) da applicarsi solo per gli interventi non sanitari. "Serve comunque affiancare queste misure con un lavoro di formazione e informazione sull'escursionismo in montagna da parte di associazioni, scuole, pro loco e agenzie turistiche. Lasciamo perdere invece inutili differenze, di stampo leghista, tra residenti e non residenti che rischiano solo di penalizzare il turismo lombardo".
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