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lunedì 6 febbraio 2017

PD Lombardia - NIENTE PIÙ CODE PER I MALATI CRONICI?

La Regione propone il patto di cura, ma solo gli operatori privati sono pronti ad implementarlo


Uno degli obiettivi della riforma dalla sanità lombarda voluta da Maroni, peraltro in netta controtendenza rispetto alla sanità formigoniana, era il passaggio dalla "cura" al "prendersi cura", una parola d'ordine, quella che sottende ... la presa in carico, di fatto rubata al Pd. Un principio, dunque, condiviso, ma si sa che la pratica talvolta è un'altra cosa. É di qualche giorno fa la delibera dell'assessore Gallera che mira a cambiare le modalità di assistenza sanitaria ai portatori di patologie croniche, come i malati oncologici, i diabetici, i cardiopatici e via di seguito. Il malato compirà la scelta della struttura a cui si affiderà per almeno un anno e questa gli organizzerà visite, esami e cure senza più prenotazioni e lunghe liste d'attesa. Almeno così sarebbe nelle intenzioni, perché questa modalità reggerebbe bene su un sistema che può contare su ospedali e presìdi ad hoc, indirizzati alla cura a media e bassa intensità e distribuiti sul territorio. Che sono previsti dalla riforma ma ancora non ci sono, come spiega bene Carlo Borghetti. "L'assessore Gallera sa bene - dice il capo delegazione Pd in commissione sanità - che per realizzare appieno la presa in carico dei pazienti cronici dovrebbe essere completata la trasformazione delle aziende ospedaliere nelle nuove aziende Asst, e dovrebbero essere in funzione i presidi ospedalieri territoriali (POT) e i presidi socio sanitari territoriali (PRESST). Purtroppo non è così, perché l'attuazione della riforma del 2015 ancora è al palo anche per la lentezza della Regione che da mesi tiene bloccati i piani operativi delle Ats e delle Asst, impedendo di fatto lo sviluppo della rete territoriale. Al momento - conclude Borghetti - solo gli operatori privati sono davvero pronti ad attuare questa delibera, a frenare quelli pubblici è la Regione stessa". Insomma, un conto sono i principi, un altro è la pratica.

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