Abbassare il limite di velocità, mezzi pubblici
gratis, porte dei negozi chiuse. Ecco cosa chiede il PD per battere
l'inquinamento. Intanto a Milano scattano le misure di secondo livello
La Svizzera come modello nella battaglia antismog. E in particolare, le misure prese dal Canton Ticino nei giorni in cui
tutto il nord è sommerso dalla cappa di inquinanti. Se tutta la nostra regione rischia letteralmente di soffocare immersa nelle polveri sottili, anziché far la danza della pioggia, magari sulle note del dimenticato inno regionale voluto da Maroni, "sull'esempio di quanto deciso dai nostri confinanti, riproponiamo a Regione Lombardia di imporre il limite su strade e autostrade, almeno dei 90 chilometri orari, come abbiamo già chiesto in passato. E, soprattutto, di rendere gratuiti i mezzi pubblici e i treni", suggeriscono Giuseppe Villani, Laura Barzaghi e Agostino Alloni, componenti della commissione Ambiente.
"È chiaro che sarebbe un intervento emergenziale, limitato ai giorni in cui non si respira più, ma anche rivoluzionario. E sicuramente poco popolare - riconoscono i consiglieri -. Ma già il fatto di permettere a chiunque di salire su qualsiasi mezzo gratuitamente, almeno nei giorni critici, potrebbe compensare il 'fastidio' per il limite imposto".
Ma le richieste a Maroni vanno oltre: "Serve un'iniziativa della Regione per regolamentare i negozi che in pieno inverno, con il riscaldamento al massimo, lasciano tutto il giorno le porte di ingresso aperte: la dispersione termica è il peggior nemico della nostra salute perché spinge a utilizzare di più i sistemi di riscaldamento che producono di conseguenza più esalazioni. Assurdo", aggiungono Villani, Barzaghi e Alloni.
In tutto questo, è evidentemente necessario che proprio la "Regione faccia da regia e si prenda completamente la responsabilità di decidere cosa imporre ai Comuni, ai cittadini, alle attività produttive - insistono i consiglieri Pd -. Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo: no allo scaricabarile. Maroni prenda la situazione in mano, altrimenti non ne usciamo più".
A più lungo termine, per il Pd le iniziative per prevenire il grave inquinamento dell'aria riguardano misure di cui parla da sempre come "il potenziamento del trasporto pubblico, i finanziamenti per le ristrutturazioni edilizie e dell'impiantistica, per la rigenerazione urbana, per l'efficientamento energetico e per la sostituzione del parco auto, privato e professionale, oltre a regole stringenti per le emissioni degli impianti produttivi. O guardiamo a uno sviluppo in chiave sostenibile o saremo destinati a convivere sempre di più con livelli di smog al limite del sopportabile, con gravi conseguenze per la salute: il particolato, in Italia, fa più di 60mila vittime l'anno".
A Milano, intanto, sono scattate le misure straordinarie di secondo livello previste dal "Protocollo regionale sulla qualità dell'aria" e da domani, sabato 4 febbraio, non potranno circolare i veicoli Euro 0 benzina ed Euro 0, 1, 2 e 3 diesel, dalle ore 7.30 alle ore 19.30 anche nelle giornate di sabato, domenica e nei festivi. Si tratta di un protocollo volontario attuato solo da alcuni Comuni che evidentemente - come sottolinea l'assessore comunale alla Mobilità e Ambiente Marco Granelli - non è sufficiente a risolvere il problema di accumulo delle polveri nei periodi più critici dell'anno. "Chiediamo alla Regione - dichiara - di riaprire il tavolo sull'aria per le misure strutturali e mettere a disposizione fondi per i filtri antiparticolato".
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