Obiettivi raggiunti: maggiore investimento in prevenzione, rete
assistenziale e centri specialistici per il diabete e nuovo piano sangue
entro 3 mesi
Non sarà l'ultima, ma è già la terza. Il Consiglio regionale ha
licenziato anche il provvedimento che riorganizza il servizio di
prevenzione, l'assistenza farmaceutica, la malattia diabetica e le
donazioni di sangue, organi e tessuti in Lombardia. Ossia la terza parte
della riforma sociosanitaria o evoluzione del servizio sociosanitario
regionale. Il Pd ha votato contro ...
anche questa volta, così come aveva
votato contro alla legge 23/2015 che introduceva la riorganizzazione
della governance del sistema. Troppe le questioni irrisolte, troppe le
criticità inevase, assoluta irrilevanza della dotazione finanziaria per
cambiare il sistema. "Il nostro voto al provvedimento nel suo complesso è stato contrario perché, come dimostra sia lo stato di confusione che ha contraddistinto la discussione da parte di Giunta e maggioranza in Aula, il metodo "a spezzatino" con cui si è proceduto si è dimostrato inefficace, come del resto avevamo detto da subito. E la discrasia temporale e il ritardo organizzativo sulla ripartizione delle funzioni tra ATS e ASST hanno portato problemi pratici e conseguenti disservizi sull'utenza, tra l'altro nell'ambito dell'erogazione di servizi di prevenzione importanti come le vaccinazioni - ha ricordato la vicepresidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi - Nessun vero correttivo è stato introdotto nell'impianto se non l'accoglimento di qualche nostra utile proposta, come la richiesta che Regione Lombardia destini almeno il 5% del fondo sanitario regionale in prevenzione e che gli stessi proventi delle sanzioni derivanti dai controlli sui luoghi di lavoro siano reinvestiti proprio sulla prevenzione, oltre alla valorizzazione dei servizi dedicati alle malattie sessualmente trasmissibili e l'approvazione di altri ordini del giorno: non abbastanza comunque per un voto positivo".
"Per lo meno sul tema del diabete - commenta il consigliere Pd Gianantonio Girelli - sono stati accolti i nostri ordini del giorno, così come chiedevano le associazioni dei malati e dagli specialisti, come la costituzione di una rete clinico assistenziale entro 180 giorni dall'approvazione della legge e l'istituzione di centri specialistici, essenziale per dare ai malati la certezza della cura, che nella legge mancavano". Infine sull'ampliamento delle prestazioni offerte dalle farmacie: "Abbiamo però ottenuto l'impegno a trovare nuove risorse così da garantire alle farmacie la possibilità di erogare nuovi servizi direttamente sul territorio, permettendo così agli utenti di fare meno code senza dover pagare di tasca propria. E, non ultimo, abbiamo ottenuto l'impegno della Regione a fare entro 3 mesi il nuovo piano sangue scaduto da ben 8 anni, in accordo con il mondo associativo e scientifico" puntualizza il consigliere Pd Carlo Borghetti.
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