IL PD PER UBOLDO CHIEDE UNA POLITICA PER IL TERRITORIO CHE RISPONDA AI VERI BISOGNI DEI CITTADINI: CASA, LAVORO, AMBIENTE PULITO, SERVIZI ADEGUATI,IN SINTESI “MASSIMA QUALITA’ DELLA VITA”
E’ stato avviato il procedimento per la variante al P.G.T. che in questa prima fase “conoscitiva” consiste nella raccolta di suggerimenti e proposte che, in carta libera, i cittadini e le associazioni possono presentare fino al 31 dicembre.
Il Partito Democratico, circolo di Uboldo, ritiene che questo strumento urbanistico, importantissimo per la vita della comunità, abbia bisogno di una attenta manutenzione.
Come prima cosa, occorre prendere atto della viabilità sovra comunale, svincolo di Saronno sud e varesina bis, opere ormai in fase esecutiva che impatteranno in modo pesantissimo il nostro territorio con l’aggravante di avere tempi di realizzazione sensibilmente diversi.
Il Documento di Piano, secondo noi, dovrà contenere tutte le strategie indispensabili per metabolizzare questi massicci interventi, cercando di minimizzarne i danni e di puntare sulle opportunità positive, come,ad esempio, la riqualificazione della via 4 novembre, una volta alleggerita dal traffico pesante di attraversamento.
La nuova via 4 novembre, restituita alla cittadinanza, diverrà il nuovo centro delle attività sociali oltre che commerciali, il cuore pulsante della vita uboldese. Di conseguenza cambieranno le destinazioni funzionali, la dislocazione di parcheggi e servizi, con tutte le ripercussioni a cascata che ne deriveranno e che dovranno essere recepite dal Piano dei servizi e da quello delle Regole.
Secondo tema è quello delle regole. Molti commentatori hanno osservato che il Piano ne contiene molte. Questo aspetto può essere vero, ma occorre considerare che le regole si traducono in indici e parametri che funzionano come dei rubinetti da aprire o chiudere a seconda dei risultati che si vuole ottenere. Secondo noi, la variante al P.G.T. può essere un’opportunità per dosare l’edificazione nella quantità sufficiente, sostanzialmente pari a quella prevista in origine dal Piano, tarandola su un livello di qualità accettabile e rendendola maggiormente accessibile a tutte le categorie e a tutte le famiglie, tenuto anche conto del fenomeno dell’immigrazione. Va da sè che, se vogliamo questo, alcuni freni vanno rimossi e alcuni incentivi sono da incrementare.
Del resto il PGT non è uno strumento rigido come il vecchio Piano Regolatore, ma è flessibile, potendo essere modificato in qualsiasi momento, a condizione di non perdere mai di vista la coerenza tra le sue parti per evitare effetti perversi che stravolgano la filosofia del Piano stesso.
Ad esempio, la politica nazionale del “piano casa”, recepita dalla Regione Lombardia, che si muove in direzione anticiclica, come pure la legge che prevede il recupero ai fini abitativi dei sottotetti esistenti, devono essere recepite nel PGT. Basti pensare alla possibilità della monetizzazione dei parcheggi che, se non regolamentata al meglio, produrrà la paralisi del centro, se invece guidata intelligentemente sarà una opportunità per la cura dei mali collegati al traffico.
Altro elemento che si impone con forza è la qualità delle costruzioni dal punto di vista non solo paesaggistico, architettonico e morfologico, ma anche da quello del risparmio energetico, dell’uso di materiali ecologici, delle norme antisismiche, del superamento delle barriere architettoniche.
Ultimo aspetto, da sempre caro alla nostra parte politica, è quello dell’ edilizia convenzionata che può mettere a disposizione il bene-casa anche per le persone meno abbienti, per gli anziani soli e per le giovani coppie, tutte oggi impossibilitate ad accedervi.
Altri temi sui quali torneremo: realizzare un'equilibrata saldatura tra il centro storico e la periferia, perequazione degli indici di costruzione, controllo della rendita fondiaria, predisposizione di servizi oggi pressoché assenti nelle zone residenziali esterne, edilizia scolastica, piano commerciale, fruizione del verde, parco agricolo - forestale, politiche per il tempo libero. Sono tutti argomenti che contribuiscono a creare un paese/città a misura d’uomo.
Ci auguriamo che queste proposte siano prese in considerazione dall’attuale Amministrazione Comunale nell’interesse di Uboldo, del suo territorio e dei suoi abitanti attuali e futuri, per una migliore qualità della vita
Il Partito Democratico, circolo di Uboldo, ritiene che questo strumento urbanistico, importantissimo per la vita della comunità, abbia bisogno di una attenta manutenzione.
Come prima cosa, occorre prendere atto della viabilità sovra comunale, svincolo di Saronno sud e varesina bis, opere ormai in fase esecutiva che impatteranno in modo pesantissimo il nostro territorio con l’aggravante di avere tempi di realizzazione sensibilmente diversi.
Il Documento di Piano, secondo noi, dovrà contenere tutte le strategie indispensabili per metabolizzare questi massicci interventi, cercando di minimizzarne i danni e di puntare sulle opportunità positive, come,ad esempio, la riqualificazione della via 4 novembre, una volta alleggerita dal traffico pesante di attraversamento.
La nuova via 4 novembre, restituita alla cittadinanza, diverrà il nuovo centro delle attività sociali oltre che commerciali, il cuore pulsante della vita uboldese. Di conseguenza cambieranno le destinazioni funzionali, la dislocazione di parcheggi e servizi, con tutte le ripercussioni a cascata che ne deriveranno e che dovranno essere recepite dal Piano dei servizi e da quello delle Regole.
Secondo tema è quello delle regole. Molti commentatori hanno osservato che il Piano ne contiene molte. Questo aspetto può essere vero, ma occorre considerare che le regole si traducono in indici e parametri che funzionano come dei rubinetti da aprire o chiudere a seconda dei risultati che si vuole ottenere. Secondo noi, la variante al P.G.T. può essere un’opportunità per dosare l’edificazione nella quantità sufficiente, sostanzialmente pari a quella prevista in origine dal Piano, tarandola su un livello di qualità accettabile e rendendola maggiormente accessibile a tutte le categorie e a tutte le famiglie, tenuto anche conto del fenomeno dell’immigrazione. Va da sè che, se vogliamo questo, alcuni freni vanno rimossi e alcuni incentivi sono da incrementare.
Del resto il PGT non è uno strumento rigido come il vecchio Piano Regolatore, ma è flessibile, potendo essere modificato in qualsiasi momento, a condizione di non perdere mai di vista la coerenza tra le sue parti per evitare effetti perversi che stravolgano la filosofia del Piano stesso.
Ad esempio, la politica nazionale del “piano casa”, recepita dalla Regione Lombardia, che si muove in direzione anticiclica, come pure la legge che prevede il recupero ai fini abitativi dei sottotetti esistenti, devono essere recepite nel PGT. Basti pensare alla possibilità della monetizzazione dei parcheggi che, se non regolamentata al meglio, produrrà la paralisi del centro, se invece guidata intelligentemente sarà una opportunità per la cura dei mali collegati al traffico.
Altro elemento che si impone con forza è la qualità delle costruzioni dal punto di vista non solo paesaggistico, architettonico e morfologico, ma anche da quello del risparmio energetico, dell’uso di materiali ecologici, delle norme antisismiche, del superamento delle barriere architettoniche.
Ultimo aspetto, da sempre caro alla nostra parte politica, è quello dell’ edilizia convenzionata che può mettere a disposizione il bene-casa anche per le persone meno abbienti, per gli anziani soli e per le giovani coppie, tutte oggi impossibilitate ad accedervi.
Altri temi sui quali torneremo: realizzare un'equilibrata saldatura tra il centro storico e la periferia, perequazione degli indici di costruzione, controllo della rendita fondiaria, predisposizione di servizi oggi pressoché assenti nelle zone residenziali esterne, edilizia scolastica, piano commerciale, fruizione del verde, parco agricolo - forestale, politiche per il tempo libero. Sono tutti argomenti che contribuiscono a creare un paese/città a misura d’uomo.
Ci auguriamo che queste proposte siano prese in considerazione dall’attuale Amministrazione Comunale nell’interesse di Uboldo, del suo territorio e dei suoi abitanti attuali e futuri, per una migliore qualità della vita
Il Circolo PD di Uboldo
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