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giovedì 5 novembre 2009

La Lega e le allegre comari di Windsor

«La diatriba sorta fra Maroni e Bossi – con un richiamo all'ordine di quest'ultimo che sa tanto di pugno di ferro nascosto in un paternalistico guanto di velluto – non deve sorprendere», ha affermato il senatore del Partito democratico Paolo Rossi, che prosegue: «Si tratti o no di un abile colpo di teatro volto a far cassa, poco importa: come PD siamo alternativi alla Lega, la sicurezza è un problema serio e le ronde, passata l'iniziale euforia, hanno messo a nudo la vacuità delle dichiarazioni d'intenti e una politica in cui cresce la propaganda di facciata a scapito del dibattito parlamentare e di un confronto proficuo. L'insoddisfazione e le manifestazioni di protesta promosse dai sindacati di Polizia evidenziano la fragilità critica della situazione in atto e l'inadeguatezza dei provvedimenti fino a ora messi in campo».
«In buona sostanza il ministro Maroni» – conclude il senatore Rossi – «non sta facendo altro che avallare le posizioni nel merito che da tempo il centrosinistra (e, in particolare il Partito democratico) ha assunto. La realtà è che la soluzione della crisi, ognora evocata, è ancora lontana: occorre che al più presto siano stanziati fondi per la sicurezza dei cittadini, ma anche – e se n'è fatto parzialmente interprete il presidente della Camera Gianfranco Fini – che si dia spazio a una vera politica di integrazione sul medio e lungo termine, che rimane l'unica polizza di assicurazione che possiamo stipulare per il nostro futuro e per un contrasto efficace della criminalità in una società che cambia».
«Il centrodestra dovrebbe vincere le contraddizioni al suo interno, fare maggiore chiarezza su cosa intende fare» – aggiunge da ultimo Rossi – «e dichiarare apertamente qual è il suo vero volto e la strada che intende percorrere».

Comunicato del Sen. Paolo Rossi

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