Il potenziamento di molte corse sulle direttrici
lombarde è rimasto solo sulla carta e nessuno ha detto nulla, una
mozione del PD per accertare le responsabilità e ripristinare i servizi
TRASPORTI E INFRASTRUTTURE
"Un vero e proprio corto circuito tra Trenord e la
Regione, un fatto davvero grave, mai accaduto prima d'ora e che implica
una grossa responsabilità politica".Alessandro Alfieri e Jacopo Scandella si riferiscono alla mancata attivazione di molti nuovi servizi ferroviari che dovevano partire il 10 settembre scorso e che riguardavano
il potenziamento delle corse in alcune fasce orarie e su alcune direttrici, secondo gli accordi stipulati nel mese di maggio durante i cosiddetti Tavoli territoriali di Quadrante.
Si tratta di un confronto territoriale che si svolge, per legge, due volte all'anno - tra Regione, Comuni capoluogo, Città Metropolitana, Province, Agenzie del TPL, rappresentanti delle Associazioni dei consumatori e dei pendolari - per presentare, discutere, valutare e condividere decisioni e problemi riguardanti il servizio ferroviario regionale.
"I pendolari hanno scoperto la beffa spulciando gli orari sui siti di Trenord e di Trenitalia, perché nessuno aveva comunicato nulla - denunciano i consiglieri del PD che hanno subito presentato una mozione che sarà discussa martedì durante la seduta del Consiglio regionale.
"E' necessario - dicono Alfieri e Scandella riassumendo il dispositivo del documento - accertare immediatamente le responsabilità, riattivare al più presto i tavoli e avviare in commissione un programma di audizioni con l'assessore, le aziende, gli enti locali e tutti i soggetti coinvolti per verificare le motivazioni della mancata attivazione degli impegni sottoscritti e attivare i servizi mancanti".
La più penalizzata è certamente la linea Verona-Brescia-Milano, dove salta il cadenzamento orario ogni 30 minuti, e una serie di corse che avrebbero collegato la città di Brescia con Milano, comprese le nuove corse durante il sabato e festivi. Ma le defezioni non riguardano solo la parte est della Lombardia, molti casi sono stati ampiamente descritti e denunciati anche sulla linea S8 Lecco-Carnate-Milano, dove non è stato attuato nessun nuovo potenziamento, mentre sulla linea Brescia-Piadena-Parma saltano anche due bus sostituitivi. Insomma, nuovi servizi, ma solo a parole.
il testo della mozione e le slide dei tavoli territoriali
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